domenica 21 giugno 2009

MENO SOLIDARIETA' E PIU' GIUSTIZIA

Premetto che io non sono religiosa, o meglio, lo sono stata come tutti quelli che sono stati battezzati da piccolissimi senza la possibilità di esprimere il proprio parere e sono stati avviati al catechismo per perseguire regolarmente i sacramenti.

Da grande, mi sono resa conto dell'origine prettamente storica delle religioni e così ho smesso di frequentare la chiesa. Ciò non toglie che io possa apprezzare gli atteggiamenti di alcuni uomini di fede, specie quando si occupano di questioni sociali e umanitarie.

E' il caso di don Ciotti, cui è attribuita la frase che costituisce il titolo di questo post.

Egli infatti sostiene che vorrebbe un domani in cui la carità si fa di meno perchè non serve farla:
"perchè la casa, un salario, un'esistenza dignitosa saranno dati a tutti non come richieste di assistenza, ma come diritti, quegli stessi sanciti dalla Costituzione"

4 commenti:

Vincenzo Cucinotta ha detto...

Mi pare un modo paradossale di dire magari una cosa giusta. La solidarietà non è la carità, la solidarietà è il motore della nostra socialità. Perchè costruire un mondo più giusto se non anche per un senso di solidarietà?

Paola D. ha detto...

Mi pare una "giusta" osservazione

Toyo Perplesso ha detto...

Ciao Kinnie51,
d'accordo anche io con don Ciotti, ma... poco confidente nel genere umano, tendo a mettere parecchia enfasi nei DOVERI che la costituzione sancisce, dalla osservanza dei quali dovrebbero discendere diritti.
Alcuni mi rispondono ribaltando la questione e dicendo che se non ci sono diritti allora non ci sono doveri...
io piuttosto la vedrei come una questione perfettamente simmetrica ed il mio ribadire i DOVERI e' un'enfasi che mi viene spontaneo dare in reazione a quanti la vedono asimmetricamente come questi, ma spesso sono solo in cattiva fede: cercano solo una giustificazione al poter agire come vogliono, vista l'assenza di diritto.
Ciao!
Mister_NixOS

Paola D. ha detto...

Anche se il tuo commento è a prima vista un pò contorto, penso che in fondo hai ragione, infatti tutti cercano per prima cosa di affermare i propri diritti, mentre pochi sono propensi ad accollarsi anche e soprattutto i doveri, senza il rispetto dei quali non ci possono essere neanche i diritti.
Un caro saluto.