venerdì 14 agosto 2009

STRAMONIO


Rubata questa bellissima immagine dall'omonimo post di Alberto Cane,mi accingo con fatica(dato che uso un computer non mio) a cercare di completare il discorso da lui iniziato e volutamente lasciato in pasto ai lettori.

Premetto che di solito non mi piace parlar figurato,ma mi rendo conto che , visti i tempi che corrono, ci dobbiamo abituare a farlo.

Sono letteralmente scappata da una breve vacanza a Taormina ( per la precisione Recanati), perchè in questo periodo non regge il paragone con la mia campagna, e che vi trovo sul blog? Queste bellissime foto di Alberto e le riflessioni sulla società multietnica che proprio lì, a Taormina, si possono toccare con mano.

Veniamo al problema della pianta invadente, o meglio definita tale: quì nella mia campaga ce ne sono di tutti i tipi e non so come spiegare a mio marito che proprio quì è impossibile, o meglio difficilissimo far venir su un orto:il vento diffonde i semi di queste piante in maniera imprevedibile e proprio per questo suggestiva.

Queste piante, come lo stramonio e altre, sono molto più belle delle altre ma a volte si dispongono in modo da ostacolare una crescita armonica di tutto l'insieme.

Che poi siano commestibili o meno, ci pensano i conigli a verificarlo:

quì i conigli selvatici scorazzano indisturbati: nessuno si sogna di cacciarli, almeno noi.I cacciatori ci provano ma non possono intrufolarsi nella nostra oasi.

E adesso veniamo al problema della multietnicità:

secondo me è impossibile fermare questo processo che è insito nella natura umana; basta sfgliare un qualunque libro di storia per seguire i percorsi delle migrazioni che hanno accompagnato l'umanità fin dai primi albori, e che sono stati essi stessi fattori di evoluzione.

L'unica strada perseguibile è secondo me quella dell'integrazione.

A tal proposito ricordo di aver letto alcuni anni orsono, un bellissimo articolo su Repubblica, che adesso proverò a ripescare nell'archivio.

Intanto,un caro saluto a tutti voi.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuto molto questo tuo post e condivido quanto dici sull'immigrazione e le mescolanze etniche. Deve essere bellissimo lì da voi, dove gli animali vengono rispettati e le piante crescono liberamente mescolandosi. Buone vacanze allora!

Licia Titania ha detto...

Scusa, ero io nel commento sopra. Ciao.

Paola D. ha detto...

Brava! E io che credevo di avere due commenti!

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Un post assolutamente condivisibile sulla parte relativa alla società multietnica.

Sulle piante, faccio fatica ad avere opinioni chiare. Ammiro le conoscenze tecniche quasi da botanico che anche Alberto Cane mostra sul suo blog ma ammetto di non essere all'altezza di quelle dissertazioni :-)))

A presto!
Daniele

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Ovvio che adoro la natura solo non sono un conoscitore così profondo delle sue caratteristiche.

Ciao!
Daniele

riccardo uccheddu ha detto...

Senza mescolanza e senza "meticciato" non c'è vita.
Oggigiorno si parla molto, anche troppo di "radici."
Ma si scorda che le stesse radici fanno parte di un humus storico e culturale molto complesso.
Come sardo, ho nella mia lingua e nel mio dialetto (quello di Cagliari) termini latini, greci, arabi, spagnoli, genovesi...
E tutto ciò arricchisce me e la mia lingua.
La storia di tutti noi è storia di mescolanze, di intrecci, invasioni, dubbi, incontri.
Dal mondo della botanica (che però conosco pochissimo) possiamo forse imparare quanto le radici si... aggroviglino!
Un salutone!

Paola D. ha detto...

Ciao,Riccardo,ancora Grazie.

Paola D. ha detto...

@Daniele:mi scuso per non averti risposto prima:nella fretta di leggere l'ultimo commentO, non mi sOno accorta dei tuoi.
Un po' di conoscenze botaniche sono necessarie se si vuole conoscere fino in fondo la natura della quale anche noi siamo parte.
Anche Pascoli del resto mostrava di conoscerla molto bene nelle sue poesie e si serviva di essa per costruire le sue analogie E PER ESPRIMERE MEGLIO LE SUE INTUIZIONI(CFR. IL GELSOMINO NOTTURNO,IL CROCO,L'ASSIUOLO....tutte poesie bellissime, rcche di sentimento e di sensazioni.
Grazie per la visita,un caro saluto anche a te.