mercoledì 27 gennaio 2010

FURTO DI TERRA E CIBO AL CONTINENTE PIU' AFFAMATO DEL MONDO

In questo giorno dedicato alla memoria del genocidio di Auschwitz, anzichè unirmi al coro dei ricordanti, che oltretutto sanno svolgere bene il loro lavoro di mettere in guardia i giovani dal ricommettere gli errori del passato, mi piace dedicare la mia attenzione ad un'altra categoria di emarginati per i quali tanto si fa, a parole, ma, nei fatti, c'è chi impedisce concretamente persino la possibilità di un autonomo sviluppo, sottraendo risorse preziose per la sopravvivenza di intere popolazioni.

Mi riferisco all'articolo apparso su la Repubblica di ieri che potete leggere qui.

Quanto sta accadendo ai danni dei paesi africani è veramente scandaloso e a nulla valgono le varie iniziative di solidarietà nei confronti della parte più povera del mondo se si sottrae loro la possibilità di produrre da sè il nutrimento necessario alla sopravvivenza, oltre che la possibilità di una vita degna di essere chiamata umana.

1 commento:

Tina ha detto...

Ho scritto di questo ennesimo furto a luglio, non li vogliamo, ma vogliamo le loro risorse, le prendiamo con le buone o con le cattive.
I cinesi che comprano territorio da coltivare non lo fanno certo per spirito umanitario, meno ancora gli inglesi.
Buona giornata.