giovedì 25 febbraio 2010

SOLILOQUIO

Vediamo se riesco ancora a mettere insieme quattro parole, dato che è ormai da tempo che non scrivo su questo blog.
Il fatto è che, da un po' di giorni, lo uso quasi esclusivamente per leggere, dato che non riesco più a passare quella mezzoretta al giorno con il quotidiano in mano, nè a seguire con qualche interesse i soliti teatrini dei talk show  televisivi, data la nausea provocata dalla marea di notizie e notizuole buttate giù o dette solo per attirare lettori o spettatori.
A proposito, un po' di Porta a Porta l'ho visto l'altra sera, giusto per assistere ad una mano della partita di scherma tra Vespa e Santoro.
Non mi diverto più: ormai tutto mi sembra ridotto a pura competizione: ogni parola è un'arma per duellare con l'avversario di turno. E il motivo di tutto ciò lo vedo nella effettiva assenza di reali argomenti di discussione: ormai si parla o si scrive solo per riempire un vuoto, sonoro o di pagine bianche, ma ciò che viene detto non approda ad alcun risultato e non persegue alcun fine che la propria autoreferenzialità e allora ho cercato di dedicarmi ad altro: uscire di più, incontrare gente "vera", dedicarmi a qualche lavoro manuale, stare un po' di più a contatto con la natura.
Ho anche tenuto spento il computer per interi giorni, ma mi sono resa conto che ormai questo strumento tecnologico è entrato a far parte della nostra quotidianità, come il telefono: non se ne può più fare a meno.
Penso che non sarei più capace di scrivere a penna ( non so nemmeno se la mia calligrafia è ancora quella di qualche anno fa o è cambiata anch'essa, come del resto cambia la personalità , quando nel tempo si accumulano esperienze diverse.
Penso anche che dovrei cambiare il titolo di questo blog, perchè mi sa che non mi troverò mai.

3 commenti:

md ha detto...

Comunque non appena le mie gambe inviano il più piccolo segnale di insofferenza, spengo tutto ed esco a far due passi.
Così anche la mente rifiata...

Licia Titania ha detto...

Ti abbiamo trovata noi (tuoi lettori intendo), non credi che anche queto sia importante?...

Comunque ti capisco, anch'io a volte sento il bisogno di "staccare" dalla rete, per poi tornarci dopo aver ricaricato le mie "batterie" di essere umano.

Paola D. ha detto...

Certo, Licia! E' molto importante, e vi ringrazio per questo: è proprio attraverso gli altri, l'interesse maniferstato e le cose che li attraggono di noi che possiamo cercare di capirci qualcosa di quello che siamo. Se ognuno di noi se ne stesse chiuso in se stesso a rimuginare tra sè e sè, oppure le cose che scrive le le tenesse nel cassetto,non credo che potrebbe arrivare ad alcuna conclusione, se non ci fosse un minimo di confronto. Proprio questo è il vantaggio del blog.
Certo è meglio il dialogo dal vivo, ma purtroppo viviamo in un'epoca in cui tutti quanti siamo così impegnati, ma così impegnati che il tempo per fare una telefonata ad un'amica o magari uscire per andare a trovarla, non lo trovi mai.
Ora, se vuoi incontrare qualcuno e scambiare quattro chiacchiere ogni tanto, ti devi iscrivere ad un'associazione culturale. E' quello che ho fatto io: se non fai parte di un gruppo, qualunque esso sia, non sei nessuno!