giovedì 22 luglio 2010

AFORISMA N. 14

"Chi siamo noi, nei confronti della Natura, per considerarci gli artefici della sua distruzione o, al più, della sua salvaguardia?"

3 commenti:

Carla, i colori...pensieri della mia mente. ha detto...

già...chi siamo noi!?
A volte qualcuno pensa di avere il privilegio dell'onnipotenza....ciaooo Paola

Ornella ha detto...

I Nativi Americani non avevano il concetto di possesso nei confronti della Natura, loro la rispettavano ed usufruivano dei suoi frutti quel tanto che bastava al loro bisogno. Non concepivano il concetto di arricchirsi sfruttando la natura. Poi arrivarono i colonizzatori dall'Europa e cominciarano a conquistare e quindi a possedere i vari territori, sterminando e relagando i poveri Nativi sopravvissuti nelle riserve, scelte ovviamente in luoghi poco ospitali. Di sicuro avrai visto nei film le scene delle corse su carri o sui cavalli dei pionieri per la conquista del West, con le bandierine da posizionare nei vari appezzamenti al grido di "questo è mio!" Sono passati poco più di 200 anni e guarda cos'è successo a furia di voler sfruttare la natura senza porsi limiti ( mi riferisco alla marea nera del Golfo del Messico). Per l'ingordigia l'uomo si sta autodistruggendo. :-( Ciao

Paola D. ha detto...

@Ornella:sono certamente d'accordo con te. Però, quello che volevo rimarcare col mio aforisma è la pretesa di poter intervenire per salvaguardare la natura, bloccando, per così dire, il corso naturale dell'evoluzione che vede la scomparsa di alcune specie viventi e la comparsa di altre forme di vita, com'è sempre stato.Le variazioni climatiche ci sono sempre state nella storia della Terra; se ora si vuole bloccarle o si vuole attribuirne una causa esclusivamente umana è perchè ciò torna utile alla specie.Ecco: guardando alla natura, il nostro occhio è sempre rivolto alla nostra specie e non alla totalità della natura stessa nella sua continua evoluzione.
Spero di non essere stata troppo confusa nell'esprimermi.
Ciao, Ornella, a presto.