Speriamo che ciò avvenga presto, così ci leveremo dalle palle questa anomalia di una destra che ottiene il 62 per cento dei consensi al Sud e contemporaneamente mantiene una solida alleanza con la Lega Nord.
Si, è vero che i provvedimenti economici sono inevitabili, ma penso che una sinistra più consapevole potrebbe effettuare dei tagli più lungimiranti e non procedere a dei semplici tagli lineari che oltretutto penalizzano pesantemente i lavoratori dipendenti e specialmente gli statali.
Già, questi sono discorsi che tutti sappiamo (?) e che tutti ormai ripetono come una tiritera.
C'è poi il problema delle correnti che si sono venute a creare all'interno del PDL, che Berlusconi naturalmente avversa.
Ma, secondo me, le diverse vedute che si manifestano all'interno di un partito sono segno di vitalità e non di un appiattimento stagnante .
Certo c'è il problema che queste correnti si trasformino in bande intente alla lottizzazione del potere, per questo una attenta e libera informazione dovrebbe impedire che al potere ci vadano persone non degne, cioè non votate al servizio della collettività.
Quello delle correnti è un problema di articolazione fra il Tutto e le parti e la Democrazia consiste proprio nel mantenere questo difficile equilibrio fra disciplina e pluralismo. Senza il pluralismo, il partito diventerebbe una caserma e lo Stato un'azienda ( come all'inizio avrebbe voluto Berlusconi).
Certo , in una vera democrazia, le decisioni vengono prese più lentamente, proprio per lasciare il tempo alla discussione e non si procede a colpi di decreti, come è avvenuto finora . Ma per fortuna questa fase, con la caduta in disgrazia di Bertolaso, che era il braccio operativo di Berlusconi, sembra sia finita e la Democrazia riprende faticosamente la sua tortuosa strada.
2 commenti:
Beata te che sei così ottimista! Io non credo che ci libereremo presto né di questa destra né di questo governo. Berlusconi sa che la conseguenza per lui sarebbe tragica e cioè doversi fare processare, con tutto quello che potrebbe conseguirne. Perciò solo una rivolta popolare potrebbe mettere in crisi lui e il suo governo, ma sai bene quanto sia ancora alto il suo gradimento. E quando gli italiani si renderanno conto di che danno è stato fatto alla nostra democrazia sarà troppo tardi, temo.
Ma no! E' che al momento non c'è un'alternativa valida: neanche Bersani sa bene cosa fare.Rosi Bindi, al contrario, sembra avere le idee più chiare, ma sicuramente ci sono dei problemi di cui noi non siamo a conoscenza, anche se apparentemente si parla di tutto.
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