mercoledì 24 marzo 2010

COME USARE BENE IL CERVELLO

Il cervello, questo sconosciuto. Eppure esso costituisce la cabina di pilotaggio del nostro corpo!

E' risaputo che noi non sfruttiamo al massimo le potenzialità che esso ci offre, e ciò a causa della scarsa conoscenza che abbiamo di esso.

 Per fortuna gli studiosi del settore ci dispensano informazioni sempre più dettagliate sul suo funzionamento, come ha fatto ad esempio John Medina, biologo molecolare dell'università di Washington, che nel suo libro "Il cervello: istruzioni per l'uso", ci insegna che sfruttare al meglio il cervello significa anche sapere come è meglio insegnare e apprendere e che in questo gioca un  ruolo centrale l'attenzione.

"Dopo i primi dieci minuti di una lezione o di una presentazione, il cervello stacca la spina" avverte Medina.
"E' una tendenza naturale- continua- ma che si può combattere sapendo che il cervello elabora meglio gli stimoli carichi di contenuto emotivo." E ci spiega anche come e perchè avviene questo, cioè quali zone del cervello vengono attivate e in qual modo.Per un insegnante può essere dunque importante sapere che ogni dieci minuti deve interrompere il suo monologo inserendo per esempio un aneddoto che susciti emozioni come il riso, l'incredulità o la paura.

A questo punto, la cosa migliore da fare sarebbe acquistare il libro e leggerlo. Ma ci possiamo accontentare per ora di alcuni piccoli suggerimenti , per esempio che bisogna il più possibile evitare di fare più cose contemporaneamente, in quanto si perde più del doppio del tempo con maggiore rischio di errore.

Ma ecco sette regolette che noi tutti possiamo facilmente mettere in pratica:

1- L'esercizio fisico potenzia il cervello perchè stimola i neurotrasmettitori e alimenta l'ippocampo, che consolida la memoria.
2-Un sonnellino di 25 minuti migliora del 34% le performance del cervello.
3-Un senso di controllo sul mondo esterno aiuta il cervello ( ad esempio: la stabilità emozionale della famiglia è il miglior predittore di successo scolastico dei bambini).
4-Più un dato è visivo, più verrà ricordato ( se un'informazione orale è percepita da sola, dopo 72 ore ne rimane soltanto il 10%, se è associata a una figura, ne ricordiamo il 65%).
5-Se si coinvolgono i sensi, si ricorda di più ( vengono privilegiate le esperienze multisensoriali)
6-I cervelli non maturano tutti in tempi uguali ( se un bambiono a sei anni non sa ancora leggere, non è detto che abbia un deficit cognitivo).

Per concludere, meglio leggere il libro.

2 commenti:

Barbara ha detto...

...grazie...
semplice, diretto ed interessante...sono riuscita a leggerlo senza distrarmi... ;-)
alla prossima volta,
bb

Paola D. ha detto...

Già. Non è facile farsi leggere;-)