domenica 31 luglio 2022

STO QUI

 Ed io sto qui

Con le labbra arse

A centellinare parole 

Che stillano da bocche rinsecchite 

Come gocce di rugiada 

Stantia. 


Una mia poesia di qualche anno fa che riporto qui per fare in modo che non scompaia definitivamente dalla mia memoria. 

CARI AMICI CHE MI SEGUITE

 Cari amici che mi seguite, vi voglio dire, se già non l'ho detto, che io scrivo dal telefono per cui mi viene difficile aggiornare il mio blog roll, per cui vi prego di commentare quanto più è possibile così io, cliccando sul vostro nome, posso accedere al vostro blog e leggervi a mia volta lasciando qualche commento che si spera sia gradito.

Infatti mi sono accorta che qualcuno di voi modera i commenti e mi chiedo perché, così mi rispondo che qualcuno risulta essere offensivo. Io non ho questa abitudine, anche se mi piace esprimere quello che penso con sincerità, cosa che penso sia molto importante per una comunicazione veramente proficua.

In questo periodo di pausa estiva, con gli scarsi stimoli che ci provengono dai media (in tv danno soprattutto repliche) mi rendo conto che i miei argomenti potrebbero essere poco interessanti, ma gli stimoli li cerco da voi per vedere se si riesce a trovare una via d'uscita a questo stato di pigrizia mentale dovuto certamente alla stagione estiva che invita a rilassarsi. Ma il rilassamento spesso diventa noia e la noia è la cosa più difficile da combattere in questo periodo di passività.

Vi racconto che io quest'anno ho deciso di non andare in vacanza, sia perché sono anticonformista o, se volete, spirito di contraddizione per cui non faccio quello che fa la massa, sia perché, anche se fossi in vacanza, nelle ore più calde mi annoierei comunque per cui tanto vale annoiarsi a casa.

Concludo con un grazie a chi mi legge.

A presto. 

giovedì 28 luglio 2022

LUCI E OMBRE

 Questa è l'ora in cui non so che fare. Il cielo si annuvola parzialmente e l'alternanza di luce e ombra, dovuta al passaggio di qualche nuvola davanti al sole, eccita la mia amigdala che non mi permette di rilassarmi, come sarebbe giusto fare nelle ore postprandiali. Nè mi consente di fare qualsiasi altra cosa che non sia scrutare il cielo aspettando che finisca questa tortura che io cerco di attenuare tenendo in casa la luce accesa per cercare di creare una luminosità più stabile che metta in pace il mio umore così provato da queste variazioni meteorologiche.

Il tutto si attenua verso le ore 17 quando il cielo comincia a stabilizzarsi donandomi la calma tanto attesa.

Queste sono ore noiosissime che potrei impiegare per un sano pisolino, ma l'ansia mi impedisce di rilassarmi o concentrarmi a leggere qualcosa.

Il sottofondo musicale della radio messa a bassissimo volume a volte non mi soddisfa.

Ma, mi dico, si può prendere che il cielo sia sempre sgombro da nubi in modo da poter ammirare l'immensa distesa azzurra che mi rilassa e mi dà piace?

Un tempo non ero così, mi piaceva la pioggerellina leggera e, se uscivo, prendevo l'ombrello. Ma ora cerco il sole,il sole pieno. 

mercoledì 27 luglio 2022

IL GIOCO DELLE EMOZIONI

Il sistema limbico è la sede delle emozioni.

Ma a cosa servono le emozioni?

Intanto vediamo quali sono.

Esse si distinguono in emozioni primarie e secondarie. 

Le prime sono innate e riscontrabili in tutte le popolazioni e le culture, mentre le seconde sono acquisite con la crescita e le interazioni sociali. Ekman ha fornito scientificamente la prova dell'esistenza di 7 emozioni, definite primarie, che si manifestano con la medesima mimica facciale in tutte le culture del mondo, quindi universali: Rabbia – Paura – Tristezza – Felicità – Sorpresa – Disgusto – Disprezzo.

Le emozioni secondarie sono quelle acquisite con le esperienze della crescita e delle interazioni con gli altri :

Allegria, Invidia, Vergogna…

Ansia, Rassegnazione, gelosia.

Speranza, colpa, orgoglio…

rimpianto,offesa,nostalgia…

rimorso,delusione…

Questo è quello che ho acquisito dalla mia ricerca nella quale mancano le parole : piacere e gioia.

Forse che queste emozioni non esistono o forse ce ne sono altre che non sono citate?

Mi piacerebbe approfondire l'argomento anche nell'ambito dello sviluppo dell'intelligenza emotiva. 

lunedì 18 luglio 2022

TUTTO PUÒ COMINCIARE E TUTTO PUÒ FINIRE.

 Quando lavoravo, aspettavo con ansia il tempo del riposo. Il tempo della libertà. Il tempo di dedicare più tempo alla mia famiglia, ai miei figli, a mia madre. È durato un po', ma poi è finito : mia madre è morta, i miei figli si sono sposati, alcuni si sono trasferiti. Allora ho cominciato a cercare altre occupazioni : ho iniziato a frequentare la palestra, mi sono iscritta a un corso di pittura.

Poi è venuta la pandemia e tutti siamo stati costretti a rinchiuderci a casa. All'inizio mi sembrava bello poter condividere le mura domestiche con mio marito, ma poi questa vicinanza forzata ha cominciato a pesare e così abbiamo cominciato a fare delle passeggiate da soli a piedi, ma io più spesso in macchina. Poi è venuto il caldo e la macchina al sole diventa infuocata, così non la prendo più e mi risparmio i giri alla ricerca di paesaggi mai notati prima : i dintorni mozzafiato del mio amato paese.

Ho ripreso le passeggiate con mio marito, ma solo la sera o la mattina presto e poi subito a casa con l'aria condizionata. Questa casa che un tempo era movimentata e piena di gente che adesso non c'è più.

Così ieri ho organizzato un pranzo con i miei figli e nipoti, cosa che non succede spesso perché non sempre sono liberi.

È stato bello, la casa si è animata come ai vecchi tempi, sembrava più luminosa e anche più bella e io, indaffarata, non ho avuto il tempo di pensare alla mia solitudine.

Ma poi sono andati via e tutto è tornato come prima, anzi peggio di prima perché dopo una festa la tristezza si nota di più e il ricordo del bel tempo passato insieme non basta a colmare il vuoto del cuore. 

venerdì 15 luglio 2022

INCERTEZZA D'ESTATE

 Io non so se preferisco l'estate o l'inverno o forse è meglio la primavera o l'autunno, quando non piove. Nelle belle giornate d'inverno o di primavera, io e mio marito andiamo a fare delle lunghe camminate nel vicino parco di Floristella, sede di un'antica miniera di zolfo ormai dismessa e adibita a parco minerario e quindi visitabile. Questa miniera dava lavoro a molte persone, fra cui bambini, e creava un consistente indotto, tanto che all'epoca il mio paese raggiunse la bella cifra di 18.000 abitanti, in gran parte provenienti da fuori, mentre oggi siamo rimasti poco più di 5.000 anime.

Il parco è molto grande. Oltre al palazzo dei proprietari, un tempo visitabile, ora solo con prenotazione, si possono percorrere diversi chilometri per visitare i vari Pozzi, le discenderie, i forni dove un tempo si estraeva lo zolfo. C'è un incantevole ruscello con acqua sulfurea a cui si può attingere per effettuare trattamenti di bellezza e pulizia della pelle. Il tutto circondato da una folta e ricca vegetazione.

Noi preferiamo camminare nell'attiguo bosco di conifere che ti regala un'aria balsamica e incredibilmente tonificante.

L'alternanza di sole e ombra ti fa apprezzare quel posto come un luogo estremamente piacevole e rilassante.

Però d'estate non ci andiamo perché ci alziamo un po' tardi e con il tempo impiegato per fare colazione fa subito caldo e non ci va di andarci a fare una sudata.

Ma sbagliamo. È che siamo diventati pigri. L'estate impigrisce. 

martedì 12 luglio 2022

AEREI

 AEREI 

Aerei sorvolano

Il mio cielo d’estate

Portano gente lontano

Gente che evade

Gente che fugge

Portano acqua

Per spegnere i boschi.

Io non fuggo

Io non volo

Il mio volo si è fermato

Qui

Sulle colline che un tempo

Erano verdi e che 

Adesso

Portano i resti

Del grano tagliato

E si colorano del giallo vivo

Del sole che hanno bevuto.

Amo questa calura che salva

Amo le mie colline che si accavallano

Come gobbe di chilometrici cammelli

In un deserto che odora di stoppie

In questa quiete assolata.

Il sole e la quiete

Della mia isola 

Piena di Storia.


lunedì 11 luglio 2022

L'ESTATE SOSPESA

 Non è più tempo per me andare in vacanza, anche se tutti lo sono, compresi i miei figli.

Io e mio marito non ce la sentiamo più di cambiare letto e abitudini.

L'ultima volta che siamo stati in un resort, ci siamo annoiati a morte.

Il sole ci sfianca, le onde ci fanno girare la testa. Stare distesi all'ombra ci annoia.

Un tempo, quando si lavorava, sentivamo il bisogno di questo riposo forzato.

I pranzi e le cene al ristorante non hanno il sapore dei cibi preparati con amore. E manca il calore familiare. Il brusio tutt'intorno infastidisce e l'animazione è per lo più dedicata ai bambini o ai ragazzi.

Non c'è più posto per i vecchi (o anziani), anche se dall'aspetto non si indovinerebbe la nostra età.

Molti nostri coetanei ancora lo fanno perché c'è il mito dell'eterna giovinezza. Ma noi preferiamo avere il gusto della consapevolezza che tutto cambia, il tempo passa, gli amici si prendono, i figli se ne vanno. E noi si resta soli, sempre più soli, fino a quando non ci vorrà qualcuno che si occuperà di accudirci, ma speriamo che questo tempo non arrivi mai o che duri pochissimo.

Per ora l'estate è sospesa. Arriverà l'inverno, forse, che ci renderà più concentrati e forse più creativi. 

venerdì 8 luglio 2022

IL FASCINO DEI CARMINA BURANA

https://youtu.be/cO7VF9N8NRY

Carmina burana è una cantata scenica composta da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, ed è basata su 24 poemi tra quelli trovati nella raccolta medievale omonima, opera di goliardi e clerici vagantes. Il titolo completo è "Carmina burana: Cantiones profanae cantoribus et choris, comitantibus instrumentis atque imaginibus magicis".

Questa cantata appartiene al trittico teatrale di Orff Trionfi, che, composto in periodi diversi, comprende anche i Catulli Carmina (1943) e il Trionfo di Afrodite (1953). Fu rappresentato la prima volta l'8 giugno 1937 a Francoforte sul Meno, mentre la prima italiana si tenne il 10 ottobre 1942 al Teatro alla Scala di Milano

martedì 5 luglio 2022

SULL' AMORE

 Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. 


Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. 


Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare. 


Herman Hesse, Sull’amore

venerdì 1 luglio 2022

LA CIVILTÀ DELLE IMMAGINI NON FA PER ME

 Scrivo dal telefono perché è più comodo stare sdraiati sul divano anziché alla scrivania.

Certo che lo schermo è più piccolo di quello di un pc, per questo non mi concentro sulle immagini che postate ma leggo piuttosto i contenuti e i commenti.

E dire che per un certo periodo ho dipinto anche, ma ora preferisco scrivere o leggere qualcosa di non molto impegnativo per l'estate, si sa che il caldo non aiuta la concentrazione.

Le immagini mi piace vederle dal vivo piuttosto che in foto o su uno schermo. Lo schermo inoltre ti isola dalla realtà circostante e può essere utile a volte per isolarti da essa, quando non ti piace.

Sul telefono è difficile correggere o modificare quello che hai scritto, per cui scrivo di getto. Non me ne vogliate per qualche refuso sfuggito.

La realtà è molto diversa, a volte, da quello che viene rappresentato che può essere ingannevole, spingendoti a concentrarti solo su un aspetto di essa anziché nella sua totalità che può anche presentare aspetti sgradevoli che nella foto non appaiono.