sabato 21 novembre 2009

AFRICA


Mi sarebbe sempre piaciuto fare un viaggio in Africa, se non fosse che mio marito preferisce i paesi nordici. A me piace il caldo e questo tipo di vita direi avventuroso, alla scoperta di nuove culture, diverse dalla nostra, a contatto con una natura incontaminata.

Sentendo parlare della fame nel mondo, spesso mi chiedo come sia possibile che in un continente dove è iniziata la vita umana, almeno così sembra guardando lo stato delle ricerche attuali, si sia ancora, riguardo al progresso tecnologico, più vicini alla preistoria.

Cos'è che lì non ha funzionato riguardo all'evoluzione e al progresso?

Si dice, i fattori climatici, ma l'uomo è l'essere con la maggiore capacità di adattamento fra tutti gli esseri viventi.

Ora che, con la diffusione della televisione o con il contatto con persone che lì vanno a fare volontariato ( missionari, ecc.), alcuni hanno scoperto il nostro mondo , affrontano sacrifici immani pur di abbandonare la loro infelice TERRA.

Mi chiedo: Perchè non si riesce a far niente per migliorarla, cosa ha impedito loro il lento cammino dell'evoluzione che ha riguardato tutti gli altri uomini?

Si dice: lo sfruttamento dei paesi occidentali.

Ma Cina e India ce l'hanno fatta a sconfiggere la fame. Perchè in Africa no?

Ho sentito qualche giorno fa in televisione che , per eguagliare il mondo civilizzato, gli africani dovrebbero fare un salto difficilissimo da compiere per chi non ha strutture e conoscenze adeguate che si sono snodate nei secoli.

Eppure nulla è impossibile: persino nel deserto piove, solo che essi non sono capaci di raccogliere l'acqua per evitare che si disperda.

E i nostri aiuti, in termini di cibo o di adozioni a distanza, servono?

Servirebbe molto l'istruzione e per questo alcuni volontari hanno pensato bene di concentrare le riserve di cibo nelle scuole, così, attratti dal cibo, gli adolescenti ne escono acculturati e in grado di insegnare procedimenti e tecniche agricole anche agli altri.

Mi piacerebbe sentire le opinioni di qualcuno che sia più informato di me su questo argomento di cui sto cominciando solo ora ad interessarmi.

10 commenti:

Licia Titania ha detto...

Cia Kinnie, non sono certo io l'esperta che invochi. Volevo solo dirti che mi è piaciuto molto il tuo post, e trovo bellissima l'idea, che citi, di "incentivare" i ragazzini ad andare a scuola, offrendo loro del cibo. Idea bella ed anche pratica. Da piccola vissi in Africa per un certo periodo, e conosco persone che sono immigrate qui, soprattutto dalla Nigeria; credo che abbiano molta nostalgia, nonostante tutto, della loro terra. Ammiro quelle persone che ci vanno per aiutare e mettono le loro forze, il loro tempo e le capacità a disposzione di chi ne ha bisogno. Ciao.

md ha detto...

C'è chi ha parlato di paesi "impoveriti", non "poveri", credo a ragione.
Non ho conoscenze approfondite sull'attuale situazione africana, però qualche sera fa nella mia biblioteca abbiamo ospitato due persone che fanno volontariato a Nairobi (in particolare negli slum di Korogocho), con l'associazione Koinonia.
Il libro in questione era proprio "Korogocho" di Alex Zanotelli, edito da Feltrinelli.
Credo si tratti di fonti e punti di vista interessanti, anche perché poco in linea con la tradizionale linea evangelizzatrice della chiesa.

Paola D. ha detto...

@md:Zanotelli è un missionario come tanti altri.Io penso che , per cambiare veramente le cose, bisognerebbe intervenire dal punto di vista politico, dando modo ai governi locali di confrontarsi con quelli dei paesi ricchi per cercare di prevenire le guerre tribali che sono forse una delle principali cause del mancato progresso dei paesi africani.

Paola D. ha detto...

@Licia:certo che per emigrare e lasciare così la loro terra, dev'essere veramente terribile vivere lì. Comunque, al di là della buona volontà delle singole organizzazioni di volontariato credo che ci vorrebbe una vera volontà politica da parte dei paesi cosiddetti civilizzati.
Grazie del consenso.Ciao.

Anonimo ha detto...

Avessi la bacchetta magica l'avrei già usata... e non conosco di persona la siuazione africana se non quanto ho appreso dai libri..
Il continente africano, prima dell'arrivo di noi occidentali, viveva in un equilibrio (non privo di guerre e di problemi) risultato di migliaia e migliaia di anni di storia e di adattamento ad uno degli ambienti meno ospitale..
Poi siamo arrivati noi e ci siamo divisi la torta (notare i confini degli stati africani, sono tutti tirati con una riga, incuranti di chi ci abitava)
E con la forza militare abbiamo devastato un continente rapinandolo delle materie prime...
Devastanto l'agricoltura di sussistenza imponendo loro le piantagioni... creando una dipendenza economica (dei prodotti di prima necessità da noi occidentali)... insomma la classica politica colonialista... che non prevede sviluppo tecnologico e industriale dei paesi assoggetati
Oggi molti stati africani sono indipendenti solo di nome... di fatto dei capi criminali ( con le armi che noi forniamo loro) continuano a tenere sotto le popolazioni e a portare avanti gli interessi occidentali... il famoso neocolonialismo
A noi l'africa serve così...
Infatti nessuno la vuole lasciare "in pace" tutti vogliono aiutarla e se qualcuno ti vuole aiutare è chiaro che ha i suoi bei interessi da difendere... ecc. ecc... ecc...
mirco

Paola D. ha detto...

@Credo di poter condividere la tua analisi per quanto riguarda il colonialismo e il neo colonialismo, anche se vorrei prima documentarmi un pò meglio. Per quanto riguarda l'ultima parte, e cioè il fatto che tutti vogliono aiutare l'africa perchè hanno degli interessi da difendere, non sono d'accordo, perchè ci sono iniziative umanitarie volte a diminuire lo stto di disagio, la fame e le malattie. Forse ci potrebbe essere qualche interese economico-politico che tende a mantenere lo stato di fatto dei paesi del sud del mondo, ma oggi, con la globalizzazione che, vuoi o non vuoi, dobbiamo accettare come dato di fatto,penso che al mondo convenga che tutti i paesi siano in egual modo evoluti e rappresentino nuovi mercati di sbocco per le produzioni industriali ed anche per tentare di circoscrivere il fenomeno migratorio che vede un continuo spostamento di popolazioni da sud a nord.

Anonimo ha detto...

Io non sono informata ma ti lascio la mia sensazione: penso che ci siano interessi molto grandi nel mantenere la popolazione alla fame e ignornte non tanto o sorpattutto dalle super potenze mondiali... ma proprio dai dittatori e dai capi di stato della stessa Africa.
Il tornaconto è il potere personale.
Non esiste alcun altro motivo così importante che spinga un capo di stato a non fare nulla (a parte armare e dare kalashnicov) a dei bambini.
E' facile poi chiedere soldi e soldi e soldi.
Penso che i paesi africani staranno meglio quando il meccanismo di potere ora vigente sarà interrotto.
penso che l'Africa sia un gioiello e solo gente priva di scrupoli può avere interesse nel "tenerla bassa" cieca e...utilizzabile secondo propri fini.
penso che ci sia bisogno di una rivoluzione culturale (non in stile cinese, intendiamoci).
Di istruzione.
Io non capisco: fiumi e fiumi di denaro partono per l'Africa.
E siamo ancora a parlare di fame, denutrizione e molto, molto altro.
Dove vanno questi soldi?
Armi e potere. Terrorismo.
Penso che gli stessi africani dovranno assumersi la responsabilità del disastro in cui vivono.

Paola D. ha detto...

@Occhi di notte: Penso che i dittatori delle nazioni dell'africa governino male perchè perseguono una politica di corto respiro, cioè, proprio come hai detto tu, pensano a mantenere il potere oggi, con qualunque mezzo , invece di preoccuparsi dello sviluppo della propria nazione, ma penso che questo bisognerebbe anche insegnarglielo. A tal proposito apprezzo quel che sta facendo Prodi (non so se lo fa ancora) occupandosi di insegnare un po' di economia politica ai capi di stato africani.
Grazie della visita. Ciao.

Miriam ha detto...

Vorrei poterti dire qualcosa di sensato in merito al discorso "Africa" ma temo che sono la persona meno quotata per farlo! Anni fa sono stata un mese in Zambia per lavorare come volontaria, ma la malaria frenò di molto il mio entusiasmo e le mie forze...L'Africa è un paese incredibile e mi piange il cuore nel ripensare a quanta povertà e miseria è costretta a vivere la sua gente!
Mi piacerebbe ritornere...chissà, un domani....

Paola D. ha detto...

@Miriam: Mi piacerebbe fare un mese di volontariato in Africa.
Ciao.A presto.