giovedì 22 settembre 2011

ANCORA SULLA PARITA' UOMO DONNA

In questo blog sono molti i post che parlano della donna, in particolare ho affrontato negli anni precedenti una vera e propria storia della condizione femminile dall'epoca romana ad oggi.

Adesso però, ascoltando commenti in tv o discutendo con le mie amiche, con i miei figli e con il marito, emergono dei fattori nuovi che vorrei sottoporre all'attenzione di voi lettori:

la donna e l'uomo presentano diversità biologiche evidenti che è impossibile ignorare, basti pensare al fatto che la donna partorisce i figli e l'uomo no: già questa sola differenza è determinante per far si che una vera e propria parità, così com'era intesa dal vecchio femminismo, è impossibile da attuare: la donna ha necessariamente dei tempi che non puo' sottrarre alla cura della prole per dedicarsi esclusivamente alla carriera , a meno di snaturare un rapporto che la Natura ha voluto così impostato, si pensi al periodo dell'allattamento.

Si, è vero, adesso ci sono degli escamotages che consentono alla donna di esimersi dall'affrontare questo delicato periodo che le spetta nella cura dei figli, demandandolo ,quando è possibile, al padre e consentendo un ribaltamento dei ruoli che, benchè oggi sia visto come una conquista da parte femminile, ha ben poco a che fare con la vera essenza della natura umana.

Ascoltavo qualche giorno fa in televisione ( e non ditemi che la televisione è sempre un male, bisogna sapersi scegliere i programmi da guardare e seguirli con spirito critico) l'esperienza di una donna che, per motivi di lavoro, era costretta a vivere in famiglia solo una settimana al mese, demandando la cura delle figlie, che peraltro avevano un'età, quella adolescenziale, in cui il modello materno è imprescindibile, al padre.

Più che di parità in senso assoluto, io parlerei di pari dignità, pur nella differenziazione dei ruoli.

Aspetto commenti per approfondire l'argomento.

lunedì 18 luglio 2011

L'USO DI INTERNET CONTRIBUISCE A SVILUPPARE L'EMPATIA?

Vorrei riproporre questo mio post del 28 maggio 2010 perchè penso che i contenuti di questa recensione siano ancora attuali e perchè un dibattito su questi argomenti credo sia ancora proficuo, specialmente in un periodo come questo di grande crisi, non solo economica, ma epocale, che rappresenta un momento di passaggio tra una vecchia e una nuova era.

sabato 30 aprile 2011

AVERE UN ROBOT IN CASA

Penso alle persone sole, invalide o a quelle che semplicemente vorrebbero essere sollevate dai lavori domestici e avere un po' di compagnia.
No, non lo vorrei un robot in casa!
Preferirei millevolte vivere nel disordine e nell'apatia più totale, ma, ad una macchina dalle sembianze umane, preferirei di gran lunga una compagnia in carne ed ossa.
Io penso che, per quanto gli scieziati si scervellino e cerchino di imitare la natura umana, c'è in essa sempre qualcosa di misterioso, quasi divino, direi, che non si può imitare.

giovedì 24 marzo 2011

PAESAGGIO

D’antica ginestra il vento odora
e arranca il treno sui nostri colli,
verdi le spighe e di fuoco i papaveri.

Non c’è fretta alcuna d’arrivare,
non c’è meta che meriti l’orizzonte.
Una stazione sonnolenta ogni tanto
fornisce breve tregua al mio torpore.

Talvolta parto senza un perché,
fingo forse di rinnovar la vita,
senza riuscirci mai.

Soltanto il cuore ogni giorno muta.
E perde.

mercoledì 16 marzo 2011

venerdì 11 febbraio 2011

ISOLE

Siamo isole
Dentro la carne il cuore
Negli occhi il mondo
Estraneo
Senti la vita che scorre
Agita il tuo mare interno
Là fuori altre isole
A volte lontane a volte così vicine
Anche solo per pochi splendidi attimi.

martedì 8 febbraio 2011

Nostalgia

Nell’attimo fuggente del tempo
Riaffiorano i fantasmi del passato
Tristi, fuggevoli lampi
Di una giovinezza ormai perduta.

A volte lieti momenti
D’intensa gioia
Sfumati nella nebbia dell’oblio.

Ah quanto mi è difficile sperare
Che non tutto è perduto,
che tutto l’oggi
sarà domani ammantato
dalla magia del tempo
che passa e inesorabilmente

sfuma e indora i ricordi.

lunedì 31 gennaio 2011

LA DONNA OGGI ULTIMO ATTO

Qualche tempo fa credevo di aver completato la mia ricerca sulla condizione femminile nel tempo ma mi accorgo che questa, negli ultimi anni, sta subendo un'ulteriore evoluzione, per cui sento di dover puntualizzare ancora alcune cose.

Certo non è giusto generalizzare ma, a giudicare da quanto si ascolta nei media, la situazione della donna sta subendo un'ulteriore involuzione rispetto alle conquiste che si credevano già effettuate a partire dal femminismo in poi.

Che poi ci sia stata una vera e propria rinnegazione del movimento femminista, questo è quanto appare ai nostri occhi osservando la sempre crescente mercificazione che la donna fa del suo corpo.
Ripeto, non si può generalizzare, ma bisogna un attimino (ho detto un attimino!) fermarsi a considerare quello che sta succedendo.

 La condizione della donna e' sempre stata caratterizzata da una situazione di inferiorità sia su piano sociale che giuridico e politico .Questa discriminazione a danno della donna. viene giustificata per lo più da una sua pretesa inferiorità fisica, ma anche da quella che è la caratteristica fondamentale della femminilità: la funzione riproduttiva che, sottraendo tempo ed energie alle altre attività cui solitamente si dedicano i maschi, la relega nel ruolo di dispensatrice di cure per gli altri, mettendo spesso in secondo piano se stessa , le proprie aspirazioni, a volte la propria dignità di essere umano.
Il Femminismo fu un evento che operò un taglio nella storia umana.

Da allora la donna ha, non ancora conquistato, ma almeno ambito ad avere gli stessi diritti fino ad allora riservati agli uomini ma, c'è un ma: gli uomini non procreano, non sono costretti a stare nove mesi in una condizione fisica precaria e instabile, ed è tutto tempo ed energia che essi dedicano ai rapporti sociali, alla creatività ( che a volte può anche essere distruttiva) alla realizzazione delle proprie aspirazioni.

Eppure, passato quel periodo di fragilità, penso che l'atteggiamento nei confronti della prole non debba registrare significative differenze a livello istintuale fra i due sessi, a meno che queste differenze comportamentali non siano dettate dalla cultura nella quale si è cresciuti.
Cosa che credo avvenga quì da noi e che, merito anche dei movimenti sorti a partire degli anni settanta, si tende a superare, non senza significative resistenze da parte maschile ( è difficile recedere da posizioni di supremazia consolidate da secoli, mentre è più facile si tenti di superare condizioni di inferiorità).

Così la donna ha dovuto lottare, e molto, per dimostrare a se stessa e agli altri di non essere inferiore anzi, per certi aspetti, ha dato prova di superiorità rispetto al genere opposto, specialmente per la sua abilità nel multitasking e per la sua affidabilità nel lavoro.

Accennavo all'immagine che traspare dai media: donne che non vogliono più lottare, che scelgono la via più breve per soddisfare le proprie ambizioni, che è quella di puntare sul proprio aspetto per ottenere guadagni facili e rapidi avanzamenti di carriera.
Ma questo, ancorchè sia un costume sempre più diffuso, specialmente fra le giovanissime ( e quì la carenza di una solida educazione gioca il suo ruolo importante), credo tuttavia che rappresenti un'eccezione che conferma la regola: le donne sono sempre più presenti nel mondo del lavoro, nel sociale e nella vita pubblica e dimostrano capacità adeguate ai loro nuovi ruoli.

Riguardo al femminismo, ritengo che oggi non ci possa essere donna che intimamente non lo sia, anche se certe rivendicazioni ormai acquisite a livello di mentalità non necessitano più di essere riproposte ma , attenzione: quello che si legge nei giornali e l'esempio che ci viene dall'alto del potere possono seriamente dare un colpo alle conquiste ottenute, incidendo profondamente sulla mentalità delle nuove generazioni femminili, complice un certo permissivismo genitoriale e la situazione di degrado in cui versa oggi la scuola.

lunedì 24 gennaio 2011

RIFLESSIONI ODIERNE

Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!

lunedì 10 gennaio 2011

LA FELICITA E'...


Costruire qualcosa dove si è,

con quello che si ha.

giovedì 6 gennaio 2011

MIO PADRE


Il giorno in cui ci lasciasti

Girasti gli occhi

E ci guardasti tutti:

“Ho fatto tanto per voi,

altro ancora avrei voluto!”

Le tue frasi mai pronunciate

Neanche quando vivevi

Noi tutti le portiamo

Con noi.



Non hai lasciato segni

Di parole.

Solo il tuo esempio

Ci ha guidati e ci guida

Nel difficile cammino

Della vita.