lunedì 7 ottobre 2013

IL NOBEL PER LA PACE AI MIGRANTI

Una società che mette l'eguaglianza davanti alla libertà non avrà né l'una né l'altra. Una società che mette la libertà davanti all'uguaglianza avrà un buon livello di entrambe. (Milton Friedman, Premio Nobel per l'economia del 1976).
Qual è stata la motivazione per Barack Obama: “Per i suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e cooperazione tra i popoli”.
E quella per l’Unione Europea, premio ritirato da Van Rompuy, Barroso e Schulz: “Per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione della democrazia e dei diritti umani in Europa”.

Non ultima la dichiarazione di Angelino Alfano, che propone il Nobel per la Pace all’isola di Lampedusa, motivandola così: “Le cose da fare sono due in Europa e una in Africa. Dall'Italia faremo sentire fortissima la nostra voce in Europa per modificare l'accordo di Dublino, che carica troppo i paesi di ingresso […]. Si deve puntare su un sistema di protezione delle frontiere, questo mare non segna il confine tra l'Africa e Lampedusa, ma tra l'Africa e l'Europa, la protezione deve essere europea. Infine si devono fermare i trafficanti di morte con un'azione internazionale ed europea”.
Solo fumo campato in aria, tratteggiato da chi in effetti aveva necessità di dire qualcosa di concreto di fronte a questa ennessima mattanza di esseri umani. E magari chissà, con un po’ di aiutini ipocriti dall’Ue, per mettersi a posto con le proprie coscienze, riusciranno a premiare l’Isola.

Ora la proposta di assegnare a Lampedusa il premio Nobel per la Pace, a prescindere da Alfano, è sacrosanta e legittima. Ma non basta. È una scorciatoia per non definire niente. Occorre andare oltre per fermare i massacri di esseri umani inermi e innocenti. Occorre ideare, supportare e spingere per un NOBEL PER LA PACE AI MIGRANTI DI TUTTO IL MONDO, in vita e in morte, per poter dare il meglio dell’alito umano al concetto di Libertà e di Uguaglianza di Uomini, Donne, Bambini, davanti alle nostre coscienze. Questo premio ai Migranti, che in sé è solo un atto simbolico, deve essere il motore che spinge i Padroni del Pianeta a commutare le proprie azioni di Guerra, in una vera Pace. Solo se viene ristabilito il principio di non ingerenza dei Paesi Potenti e Ricchi sui Paesi Deboli e Poveri. Solo se chi ha voce, tra i Potenti Capi delle Religioni di massa, non dica una volta per tutte perché i Paesi Potenti e Ricchi impongano con le armi, i loro presunti diritti d’importare democrazia alle popolazioni di questi Paesi, costringendoli ad emigrare, verso l’Occidente, chimera ricca nelle Loro speranze, ma carceri impossibili e antiumani nella realtà.

Credo sia vitale vedere in questa proposta l’idea stessa di trasformare il Migrante come oggetto oscuro e ignoto in Essere Umano, il cui diritto Primo e Ultimo è vivere nella propria terra natìa, ciascuno secondo le proprie necessità, i desideri e la felicità. Per fare ciò occorrono tutti quei passaggi di cui sopra. E anche se Lampedusa dovesse essere premiata con il Nobel, lo si faccia insieme a quest’altro, con il Nobel per la Pace ai Migranti.

Il Nobel per la Pace ai Migranti, ha come fine primario e ultimo la cessazione di ogni ostilità, mascherata da umanitarismo ipocrita e sleale, in special modo dei Paesi che li accolgono, nei confronti dei Migranti stessi, ostilità di cui finiscono sempre per pagarne le conseguenze con la perdita delle proprie vite e con la perdita tragica della Libertà.

Questo il link del gruppo PREMIO NOBEL PER LA PACE AI MIGRANTI su Facebook: https://www.facebook.com/groups/643469732341388/