mercoledì 28 luglio 2010

AFORISMA N. 15

« Ogni qualvolta una teoria ti sembra essere l’unica possibile, prendilo come un segno che non hai capito né la teoria né il problema che si intendeva risolvere. »


(Karl Popper, Conoscenza oggettiva: un punto di vista evoluzionistico.)

giovedì 22 luglio 2010

AFORISMA N. 14

"Chi siamo noi, nei confronti della Natura, per considerarci gli artefici della sua distruzione o, al più, della sua salvaguardia?"

mercoledì 14 luglio 2010

BREVI RIFLESSIONI SULLA CENSURA

Da un bell'articolo di Umberto Eco ho tratto le seguenti riflessioni sulla censura:
In un tempo molto antico, le idee scomparivano per semplice oblio naturale.
Successivamente sono intervenute le persecuzioni religiose che imponevano certe visioni del mondo e certe idee a discapito di altre.
In epoca staliniana tutti conosciamo le manipolazione delle foto d'epoca con alcuni volti scomparsi.
E che dire del fascismo di casa nostra che riscrisse addirittura i libri scolastici per adeguarli alla corrente ideologia e al culto dell'immagine del Duce.
Ora non c'è solo la legge Bavaglio - spiega Umberto Eco - anzi fa scuola l'informazione tipo Tg1, con una massa di informazioni irrilevanti che ci istupidisce.
Nella nostra democrazia, per quanto apparentemente vediamo e sentiamo tutto e siamo informati su tutto, si ha qualche problema di trasparenza e questo avviene perchè la vera censura della politica di oggi non è nasconderci le cose, ma raccontarcene troppe.
"Sono convinto che nell'epoca delle comunicazioni di massa, dove anche le vecchie forme di dittatura si trasformano in populismo mediatico, la censura tradizionale diventi sempre più inefficace.
Qualcuno ha detto che se ci fosse stata internet l'Olocausto non sarebbe stato possibile.....
In realtà anche in dittature  come quella fascista la censura impediva che certe notizie fossero date pubblicamente, ma non impediva che esse circolassero in modo clandestino - e sovente la notizia sussurrata aveva un impatto maggiore della notizia resa pubblica.....

In fondo, a pensarci bene, l'intera macchina televisiva, coi suoi grandi fratelli, le isole dei famosi, le pupe e i secchioni, i dibattiti politici dove non conta quel che viene detto ma la vis polemica dei partecipanti,....altro non è che un immenso apparato per censurare notizie importanti  che pure vengono date, ma nella disattenzione generale."

La vera censura è data dalla disattenzione generalizzata, dall'eccesso di cicaleccio in cui annegano le notizie importanti.

Ecco perchè io non ho partecipato alla manifestazione contro la legge bavaglio: perchè limitando il numero di informazioni che possono venir pubblicate, queste assumono di rimbalzo un'importanza tale che finalmente diventano degne di attenzione, e non essendoci più come una volta la mormorazione bocca-orecchio, oggi il sussurro prenderà la forma della mormorazione-blog, restituendo dignità a una forma elettronica di tam-tam.

AGGIUNTO ALLE ORE 18

Poco fa, mentre cercavo delle immagini sulle epurazioni staliniane, mi appare un'immagine di Norberto Bobbio. Incuriosita, clicco e mi appare tutta la storia di Forza Italia costellata da slogan anticomunisti, con sottofondo musicale del noto inno "meno male che Silvio c'è".

Che ci fa Norberto Bobbio con Silvio???!!!!!

domenica 11 luglio 2010

DIFFICILE DISCUTERE SUL NULLA

Come in questo post di Alessandro Gigloli ,che ogni tanto riesce a fare dei quadretti straordinariamente reali di certe situazioni italiane,e che vi consglio di leggere anche nei commenti, difficile dire qualcosa.
Il guaio è che non vedo all'orizzonte delle valide proposte alternative.

Alle prossime elezioni, se ci saranno, dovrò essere costretta a votare Fini? !!!!!!!!!

giovedì 8 luglio 2010

"Se il parlamento non ci approverà questa manovra, andremo a casa"

Speriamo che ciò avvenga presto, così ci leveremo dalle palle questa anomalia di una destra che ottiene il 62 per cento dei consensi al Sud e contemporaneamente mantiene una solida alleanza con la Lega Nord.

Si, è vero che i provvedimenti economici sono inevitabili, ma penso che una sinistra più consapevole potrebbe effettuare dei tagli più lungimiranti e non procedere a dei semplici tagli lineari che oltretutto penalizzano pesantemente i lavoratori dipendenti e specialmente gli statali.

Già, questi sono discorsi che tutti sappiamo (?) e che tutti ormai ripetono come una tiritera.

C'è poi il problema delle correnti che si sono venute a creare all'interno del PDL, che Berlusconi naturalmente avversa.

Ma, secondo me, le diverse vedute che si manifestano all'interno di un partito sono segno di vitalità e non di un appiattimento stagnante .
Certo c'è il problema che queste correnti si trasformino in bande intente alla lottizzazione del potere, per questo una attenta e libera informazione dovrebbe impedire che al potere ci vadano persone non degne, cioè non votate al servizio della collettività.

Quello delle correnti è un problema di articolazione fra il Tutto e le parti e la Democrazia consiste proprio nel mantenere questo difficile equilibrio fra disciplina e pluralismo. Senza il pluralismo, il partito diventerebbe una caserma e lo Stato un'azienda ( come all'inizio avrebbe voluto Berlusconi).

Certo , in una vera democrazia, le decisioni vengono prese più lentamente, proprio per lasciare il tempo alla discussione e non si procede a colpi di decreti, come è avvenuto finora . Ma per fortuna questa fase, con la caduta in disgrazia di Bertolaso, che era il braccio operativo di Berlusconi, sembra sia finita e la Democrazia riprende faticosamente la sua tortuosa strada.

giovedì 1 luglio 2010

SI CAMBIA!

Da lunedì ho cambiato vita: intanto mi sono trasferita nella casa di campagna, come ogni anno, ma c'è una novita': lavoro.
Tutte le mattine mi reco nella piattaforma ecologica della nostra azienda con il compito di cercare nuovi clienti che abbiano da conferire i rifiuti provenienti dalle loro lavorazioni.

La cosa mi diverte e mi interessa , perchè passo circa tre ore al giorno al telefono a parlare con i clienti, stilare e inviare preventivi e prendere appunti.
Era un'attivita' che mi mancava, visto che, nella mia vita, sono sempre uscita la mattina, prima per la scuola, poi per il lavoro d'insegnante.
Da quando sono andata in pensione, circa due anni fa, ho cercato di non fossilizzarmi nella vita da casalinga, che oltretutto non mi ha mai attratto, e ho cercato altri interessi e altri sfoghi, ma niente mi ha mai soddisfatto come il lavoro.
Si, è bello sentirsi liberi di alzarsi la mattina quando ti pare, uscire senza fretta, fare tutte le cose con calma, pensare solo ad attivita' ricreative. Ma il lavoro è lavoro, ed io forse sono andata via troppo presto dalla scuola, anche se mi premeva cedere il posto a chi non è stato fortunato come me ad averlo trovato subito.