martedì 23 maggio 2023

LASCIARE IL LAVORO PER UN IMPEGNO PIÙ GRANDE

 Lasciare il lavoro per un impegno più grande ma non redditizio è lecito?

Ieri ho assistito ad una puntata della trasmissione FORUM su rete 4, durante la quale un padre che aveva speso una fortuna per far studiare il figlio presso una prestigiosa università privata.

Dopo aver ottenuto una sistemazione definitiva in un lavoro ben retribuito, il ragazzo, in seguito alla scomparsa del suo migliore amico, decide di abbandonare il lavoro per dedicarsi ad una attività di volontariato che consiste nell'assistenza di malati terminali, accompagnandoli amorevolmente fino al termine della loro esistenza. 

Il padre sosteneva che ci sono i medici deputati a questo scopo ma il ragazzo aveva capito che, una volta persa ogni speranza, queste persone venivano abbandonate a sé stesse come se non esistessero più.

Il padre, nettamente contrario alla scelta del figlio, pretendeva che gli venisse restituito tutto quanto aveva speso per mantenerlo agli studi ma il ragazzo sosteneva che per lui il denaro non aveva nessun valore e riteneva giusto accontentarsi di un misero stipendio da barista part time, pur di avere la possibilità di assistere le persone nel fine vita, cosa che gli procurava una grande gioia dovuta anche alla gratitudine che leggeva negli occhi di quelle persone.

Anche la madre non era d'accordo con la scelta del figlio in quanto la riteneva dannosa dal punto di vista psicologico. 

Cari amici, cosa pensate di questa drastica scelta di vita?

È vero che il denaro non dà la felicità ma mi sembra paradossale trovarla nella morte. È giusto che la vita abbia un senso e non è vero, come cantava Vasco Rossi che la vita un senso non ce l'ha. 

5 commenti:

Gus O. ha detto...

La scelta è giusta, ma l'impegno è difficile. Se fallisce si gioca la sua vita.

Paola D. ha detto...

DANIELE, infatti il giudice ha dato torto al padre in base alla legge

Paola D. ha detto...

Con la laurea che ha può sempre riprovarci

Anonimo ha detto...

Forum è uno di quei programmi acchiappa clik dei telespettatori,ormai quasi tutto si muove per avere consensi e visibilità e cosa peggiore per educare(?)agli schieramenti.

Il mio schieramento sarà sempre quello volto all'amore ,l'unico fondamento da cui nascono problematiche quanto viene a mancare,e ahimè nella nostra attuale epoca ne abbiamo di esempi da non imitare.

Adesso entrando in tema è mai possibile che un genitore disconosca un figlio sottraendosi ad dovere di genitore nel permettergli gli studi e addirittura chiedergli in tribunale un risarcimento ?Ma per cosa? Perché ha fatto una scelta di amore verso coloro che soffrono o perché ha deluso le aspettative di suo padre ?


E da qui poi ...ha ragione il figlio,ha ragione il padre e tante prese di posizioni che in fin dei conti non saranno nemmeno vere se non ad intascare qualche cifra a danno pure delle persone manipolando le loro emozioni.

Boh dov'è la vita vera,quella che ci racconta la tv ...ma anche no eh 😔

Buongiorno Paola


L.

Paola D. ha detto...

Grazie per il lungo commento condivisibile, ma vorrei che ti firmassi per riconoscerti. Buona giornata anche a te