Mi chiedo se la bontà sia una caratteristica genetica dato che io sono definita come una persona buona, mio marito altrettanto e i miei figli dimostrano senza ombra di dubbio la loro caratteristica di bontà.
Da qualcuno sono stata definita "troppo buona", cosa che forse non è da considerare esattamente una buona qualità.
La bontà può derivare anche dalla educazione ricevuta, sebbene il substrato caratteriale emerga chiaramente nelle persone che conosco.
Voi cosa ne pensate?
9 commenti:
La bontà è il complesso delle qualità morali che spingono l'uomo a fare il bene, a essere generoso, affabile, cortese, mite: b. d'animo, di cuore, di sentimenti.
Sì, ma è una caratteristica innata o si acquisisce?
L'uomo, per sua natura, non è né buono né cattivo ma è ambivalente, dipende dal contesto in cui si trova. Dal punto di vista antropologico ed evolutivo, l'uomo è sempre stato solidale e fraterno con gli appartenenti al proprio gruppo, mentre invece ha sempre mostrato diffidenza e ostilità verso i componenti di altri gruppi.
Oltre a questo, naturalmente, specialmente oggi, hanno grossa rilevanza l'educazione e la cultura, laddove ci sono.
Non mi risulta che la bontà sia genetica anche perchè si può essere sempre stati buoni e poi cambiare d'improvviso rotta per un torto subito insomma la bontà ed i sentimenti umani in generale non credo si trasmettano geneticamente ma credi proprio che sorgano o meno in modo rilevante a seconda dell'educazione ricevuta, dell'ambiente in cui si vive e quindi di riflesso dei comportamenti verso il prossimo a cui si è assistito e così via discorrendo.
Andrea, condivido le tue considerazioni.
Daniele, mi chiedo se sia possibile che cancellare la cattiveria dal mondo 😊
Anche quando ricevo un torto non riesco ad essere cattiva. Soffro ma non mi comporto con lo stesso metro di chi mi ha offeso.
Sì cara, anch'io sono così
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