A volte si hanno tanti interessi, si legge, si scrive, si esce, si parla, si lavora. Ma ci sono giornate come queste, piovose e uggiose che non ti va di fare nulla, nulla ti attrae. Si eseguono quei pochi gesti rutinari senza partecipazione e senza concentrazione. I programmi, i progetti sembrano svanire, dissolversi a causa di questa imprevedibilità climatica.
Ricordo l'epoca in cui l'anticiclone delle Azzorre la faceva da padrone regalando diversi giorni di stabilità.
Non riesco ad adattarmi a questa instabilità imprevedibile che ti costringe a cambiare continuamente abitudini.
5 commenti:
Negli ultimi anni, a causa principalmente del cambiamento climatico, la capacità di movimento dell'Anticiclone si è ridotta e il fenomeno ha smesso così di influire sulla stagione estiva europea, sostituito da aree di alta pressione provenienti dall'Africa che contribuiscono alle ondate di calore.
È proprio così, non riesco a programmare neanche il modo di vestire. Riuscirò ad attarmi a questi continui cambiamenti?
Dicono che sia colpa dell'uomo ma io non credo che sia solo questo. Al tempo dei dinosauri, il cambiamento climatico ne ha causato l'estinzione. E l'uomo non c'era.
Darwin diceva che la specie più forte è quella che sa meglio adattarsi ai cambiamenti.
Dobbiamo farcene una ragione.
L'universo è in continua espansione e questo non credo che non produrrà cambiamenti.
Sopravviveremo? Siamo noi la specie più forte?
Questa continua ossessione, poi, di guardare le previsioni del tempo ci privano di meravigliarsi della sorpresa del cambiamento improvviso e ci condizionano anche nelle nostre scelte. Non so se per voi è così.
Le previsioni del tempo sono come l'oroscopo. Fantasie metereologiche.
Eppure impiegano mezzi tecnologici molto sofisticati per fare previsioni il più possibile attendibili. Sarà forse per prevenire le catastrofi ma a noi che viviamo nella normalità ci creano ansia.
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