martedì 20 giugno 2023

LA NASCITA DELL' EUROPA

 Ieri sera mi è capitato per caso di ascoltare un video dello storico Alessandro Barbero sul tema che riguarda il titolo di questo post.

Attraverso l'analisi di documenti, lo storico è riuscito a risalire alla prima volta in cui il termine EUROPA è stato utilizzato in senso politico e non geografico. La data coincide con quella della famosa battaglia di Poitier nella quale Carlo Martello, nonno di Carlo Magno, sconfisse l'avanzata degli Arabi maomettani che dalla Spagna stavano risalendo fin nel cuore della Francia. 

Ed è proprio questa la prima nazione ad essersi formata nel continente europeo, prima che Carlo Magno estendesse il suo dominio creando il Sacro Romano Impero. 

Romano! I veri romani che ancora abitavano la Gallia si meravigliarono che dei BARBARI, come erano considerati i Franchi assumessero la terminologia di Romani. 

Il discorso è molto lungo perché riguarda la lenta evoluzione dall'impero Romano ai regni romano-barbarici e poi al Sacro romano impero che rappresenta la prima forma politica di Europa. 

C'è da dire che nell'impero romano, che comprendeva principalmente province asiatiche e africane, i paesi oggi europei venivano considerati come lande desolante e inospitali. 

E i loro abitanti venivano considerati " i diversi", infatti con il termine Europa veniva designata una zona i cui abitanti erano diversi dai romani. 

Nel video viene raccontato come i Barbari, stranieri che venivano dall'Asia e che ambivano a una sistemazione nel più evoluto impero romano, venivano dapprima integrati dai romani come fonte di preziosa manodopera e poi, sotto la spinta degli Unni, furono costretti a entrare in massa nell'Impero chiedendo una sistemazione che, per motivi logistici i romani non potevano più assicurare. 

Il discorso si fa lungo, per concludere vi voglio dire che questo video mi ha fatto ricordare di un prezioso libro che conservo dagli anni dell'Università con l'intenzione di rileggerlo e che si intitola appunto LA NASCITA DELL'EUROPA. 

Sono circa 500 pagine di scrittura piccolissima che io trovai estremamente interessante ma che non ho mai potuto rileggere. 

Vedrò di farlo ora. 


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