Secondo i più recenti studi dello psicologo Satoshi Kanazawa e del neurologo David Amodio, le preferenze politiche sarebbero condizionate dalla struttura del cervello che si eredita alla nascita.
L'essere conservatori è infatti la modalità di base degli esseri umani, perchè implica un particolare attaccamento alla "tribù" ristretta di parenti e amici, paure irrazionali che portano ad una maggiore religiosità e anche una tendenza alla poligamia maschile: ciò è dovuto ad un'alta attività dell'amigdala.
Nei progressisti , invece, sembra essere più attiva la corteccia cingolata anteriore, che blocca l'impulsività, dando più tempo per riflettere sulle proprie azioni.
Da queste premesse sembrerebbe impossibile convincere un elettore conservatore a votare per uno schieramento progressista e viceversa.
Ma il problema che io mi pongo è se sia possibile, mediante un adeguato allenamento, agire sulle aree cerebrali interessate attivandole.
Io penso di sì, altrimenti non sarebbe stata possibile l'evoluzione
Nessun commento:
Posta un commento