venerdì 1 luglio 2022

LA CIVILTÀ DELLE IMMAGINI NON FA PER ME

 Scrivo dal telefono perché è più comodo stare sdraiati sul divano anziché alla scrivania.

Certo che lo schermo è più piccolo di quello di un pc, per questo non mi concentro sulle immagini che postate ma leggo piuttosto i contenuti e i commenti.

E dire che per un certo periodo ho dipinto anche, ma ora preferisco scrivere o leggere qualcosa di non molto impegnativo per l'estate, si sa che il caldo non aiuta la concentrazione.

Le immagini mi piace vederle dal vivo piuttosto che in foto o su uno schermo. Lo schermo inoltre ti isola dalla realtà circostante e può essere utile a volte per isolarti da essa, quando non ti piace.

Sul telefono è difficile correggere o modificare quello che hai scritto, per cui scrivo di getto. Non me ne vogliate per qualche refuso sfuggito.

La realtà è molto diversa, a volte, da quello che viene rappresentato che può essere ingannevole, spingendoti a concentrarti solo su un aspetto di essa anziché nella sua totalità che può anche presentare aspetti sgradevoli che nella foto non appaiono.


4 commenti:

Caterina ha detto...

Siamo diventati una società che detesta la complessità, preferiamo parlare solo per immagini, così facendo tralasciamo i dettagli e le caratteristiche peculiari delle cose. Diventeremo sempre più vuoti.

Paola D. ha detto...

Ciao Caterina, anche le immagini vanno lette e interpretate e, per fare questo, occorrono le parole. Quindi, come vedi, la parola è più importante della immagine.

Humani Instrumenta Victus ha detto...

Il mondo è divenuto immagine, nemmeno le parole possono fare eccezione. E' nel destino delle società tardo-capitaliste.

Paola D. ha detto...

In fondo ho letto che il cervello funziona per immagini e le parole non hanno senso se non vengono trasformate in immagini. Ma le immagini evocate dalle parole sono diverse per ciascuno di noi.
Allora chiedo : come si fa a capirsi?