martedì 2 agosto 2022

IL SESSANTOTTO

 Li vissi di riflesso

Sulla mia pelle

Gli anni in cui tutto

Cambiò 

All'improvviso. 

La guerra dei figli 

Contro i padri 

Non mi toccò che di sbieco. 

Vivevo allora in una

Campana di vetro, 

Protetta e prigioniera. 

La riforma della scuola 

Venne dopo di me. 

I fiori nei cannoni

Io non li misi. 

Perché non potei vivere quegli anni 

Combattendo! 

6 commenti:

Giovanni ha detto...

Molto bella è triste.
Forse capisco del perchè.

Ancora è sulla pelle
come una febbre
che mai ti lascia
si vibra pensando
al grido di una vittoria
che ancora deve arrivare

Paola D. ha detto...

È vero che le mie poesie sono un po' tristi, però quelli sono stati anni meravigliosi, se non altro perché eravamo giovani

Francesco Abate ha detto...

Quegli anni si possono ancora vivere, infatti gli ideali che fiorirono hanno un'eco fortissima ancora oggi, un'eco che dovremmo ascoltare bene.

Saluti.

Paola D. ha detto...

Sì, quegli anni ci sono rimasti dentro e impegnano il nostro essere.

Enzo ha detto...

Ho risposto alla tua mail, dimmi se l'hai ricevuta.
Io non ho mai letto una poesia allegra. Ci sarà un motivo credo: questa a me piace, forse è quello che mi piace di più di quanto ho letto di tuo.

Paola D. ha detto...

Sono contenta ti sia piaciuta